Parco Naturale del Po Piemontese
Il Comune di Cavagnolo fa parte dei 36 Comuni che costituiscono il Parco Naturale del Po Piemontese
Il Parco Naturale del Po piemontese fu istituito con la legge regionale del 27 marzo 2019, n. 11.
In precedenza le singole aree lungo il Po in Piemonte, di particolare valore ambientale e paesaggistico o minacciate da possibili espansioni edilizie, erano tutelate mediante un sistema di Riserve naturali, Aree attrezzate e Zone di salvaguardia. Tali aree erano gestite da tre differenti enti parco, ma facevano tutte parte del "Sistema delle aree protette della fascia fluviale del Po", istituito con la legge regionale del Piemonte n. 28 del 17 aprile 1990.
La successiva legge regionale n. 11 del 27 marzo 2019 stabilì che tutte le singole aree protette presenti lungo l’asta fluviale del Po in Piemonte, nel tratto da Casalgrasso al confine con la Lombardia, costituissero un'unica area protetta: il Parco naturale del Po piemontese.
L'elemento principale che caratterizza il Parco naturale del Po piemontese è chiaramente il fiume Po, il più lungo ed importante fiume in Italia, che in questo caso costituisce anche il trait d'union fra le differenti aree che formano le Aree protette del Po piemontese.
Il Parco del Po piemontese si estende interamente in pianura, ma spesso lambisce zone collinari alla destra idrografica del fiume Po.
Inoltre, il Comune di Cavagnolo è all'interno del perimetro della Zona Speciale di Conservazione e Zona di Protezione Speciale Baraccone - Confluenza Po - Dora Baltea - Rete Natura 2000, ambiente fluviale, favorito dall'assenza di alte arginature in prossimità dell'alveo, in cui il corso d'acqua per ampi tratti dispone ancora di un'estesa area golenale; è quindi possibile osservare ampi greti, soggetti a periodiche sommersioni, e alcuni tratti abbandonati dal corso principale del fiume, le lanche, che costituiscono un habitat ideale per le specie legate agli ambienti umidi. Al di fuori dell'ambito fluviale si incontrano ridotti lembi a vegetazione arborea naturale, composti da formazioni legnose riparie, saliceti arbustivi ed arborei, ed in minor misura da querco-carpineti. Tuttavia è da sottolineare come sul paesaggio sia ben evidente l'impronta antropica testimoniata da estesi pioppeti, seminativi e coltivi abbandonati che nel complesso coprono il 60% dell'intera superficie.
VADEMECUM per la fruizione delle Aree protette del Po Piemontese
Vademecum per la fruizione delle Aree protette del Parco del Po Piemontese.pdf (2.6 MB)Riserva della Biosfera MAB UNESCO CollinaPo
Dal 19 marzo 2016 un’ampia porzione del territorio dell’area metropolitana orientale di Torino (oltre 1700 Kmq) è Riserva di Biosfera MAB UNESCO.
La Riserva di Biosfera CollinaPo è primo caso di riconoscimento di Urban MAB in Italia, costituito da un comprensorio naturalistico fortemente antropizzato (oltre un milione e mezzo di abitanti) appartenente a un’area geografica con interessante biodiversità, ricca di acque (il fiume Po che la fa da padrone con ben 120 km di tratto orografico), colline coese e ricche di boschi, con crescente presenza di flora e fauna.
L'area riconosciuta Riserva di Biosfera interessa 85 amministrazioni comunali tra cui il Comune di Cavagnolo, che esercita un ruolo attivo sia come rappresentante territoriale di una delle 9 macroaree che compongono la Riserva (macroarea 2: Berzano San Pietro, Brozolo, Brusasco, Casalborgone, Castagneto Po, Cavagnolo, Cinzano, Lauriano, Monteu da Po, Morasengo, Rivalba, San Sebastiano da Po, Tonengo, Verrua Savoia), sia come membro del Comitato Esecutivo con il ruolo di Vicepresidenza ricoperto dal Sindaco Andrea Gavazza.